Buonissimissimo Duemilaventicinque!
Cari amici, amiche, avventori di bar, colleghi, clienti ed ex-clienti divenuti amici, batteristi, nuovissimi neo-genitori e ri-genitori, padroni di cani e gatti, soci, compari di running lenti e velocissimi, si-vax, lettori de “La corsa infinita” e di “The Never-Ending Run”, fotografi, volontari di ONG, membri dei Diamond Dogs, compari camperisti, ex colleghi, compagni di viaggio, sostenitori di Race Day, ospiti di Greenpoint, semplici conoscenti, content creators ed influencers, amici solo via Mellon (d’ho), maratoneti futuri, nuovi e di stirpe, ascoltatori del podcast, editor e traduttori di libri, abbonati della newsletter di ScandinaviaVAN, coach a vario titolo, zii ufficiali e acquisiti, colleghi ed ospiti di podcast, sposini, fan dell’AFC Richmond, ex-sposini, new yorkers e brooklyners, londoners post-brexit, ex-hamburgers, berliners, contatti di threads-facebook-strava-bluesky (fuck Elon), runlovers, instagrammers, ex-amici e nemici...
Rieccomi con il mio ormai tradizionale post di auguri poco prima dell’apocalisse eno-gastro-regalo-parenti-viaggi-logica che si sta per abbattere su quasi tutti noi.
Questo mio 2024 fatto di viaggi, incontri con persone speciali, foto, video, bellissimi chilometri con il mio adorato Kamper ma anche tante preoccupazioni volge al termine. Fino ad oggi (sfighe di questi ultimi 6-7 giorni restanti escluse) il mio personale bilancio è comunque molto positivo. Nonostante tutto, e nonostante tanti pensieri, sono riuscito a vivere una esperienza davvero unica e magica (che difficilmente potrò mai dimenticare) e che per qualche tempo sono riuscito anche a condividere con amici e con le persone a me più care, Orlando - ormai pre-adolescente - compreso. Contemporaneamente sono riuscito (e non è stato banale) a riprendere a correre un pochino meglio ed a “quasi” allenarmi per la mia undicesima (!!) NYC Marathon e passare comunque alcune settimane speciali nella mia adoratissima Brooklyn. All’orizzonte per l’anno che sta arrivando intravedo già diversi nuvoloni (non graditi) ma anche la speranza di un 2025 che mi possa portare ancora in giro a scoprire qualche pezzo nuovo di questo stupendo mondo ammalato.
I miei personali obiettivi per l’anno che verrà sono semplici: correre magari di più, viaggiare quando e più possibile, stare vicino alle persone care… ed infine quello di analizzare / utilizzare / condividere (finalmente) il tantissimo materiale frutto di ScandinaviaVAN (e di nuovo grazie di cuore a chi ha contribuito!).
A me auguro “semplicemente” questo: il tempo e la forza per le persone e per le passioni cui tengo più al mondo.
A chi mi legge (e riceve ancora volentieri questa lunga e strampalata email) auguro di cuore tutta la felicità possibile, il tempo e la voglia di progetti nuovi, la salute (come direbbe Troisi, prima di tutto), la soluzione di problemi grandi o piccoli, nuove sfide entusiasmanti, la serenità, la curiosità, la forza e se possibile anche una passione nuova per qualcosa o per qualcuno/a.
E dai dai dai.
Lorenzo
PS
La foto di auguri “da tradizione” di questo post è ovviamente fatta durante ScandinaviaVAN ed è stata scattata (dal mio adorato drone) nel cuore dell’Islanda (qui per i pignoli: 64°3'38.6329" N 19°4'14.6613" W). Non lontanissimo da uno dei miei posti preferiti in assoluto (Landmannalaugar). Spero possa rispondere alla domanda frequente “Ma tu perché torni sempre in Islanda?”. Enjoy.